Oggi vi racconto una nuova fantastica visita: la Sacra di San Michele per noi bambini: ci siamo divertiti a curiosare sulle tracce dell’Arcangelo.
Ciao Tesorini,sono finalmente tornata e oggi vi racconto il mio ultimo viaggio fatto con i miei genitori ad inizio settembre: la Sacra di San Michele per noi i bambini, sulle tracce dell’Arcangelo.
In occasione del matrimonio di una mia cuginetta piemontese a Moncalvo, i miei genitori hanno colto l’occasione di portarci a visitare la Sacra di San Michele, un’Abbazia sita in val di Susa, a circa 40 Km da Torino e famosa per aver ispirato lo scrittore Umberto Eco nella stesura del celebre “Il nome della Rosa”.
Il giorno successivo al ricevimento, saliti in macchina, siamo partiti alla volta di S. Ambrogio di Torino, paesino molto grazioso situato all’imbocco della val di Susa, lungo il corso della Dora Riparia, ai piedi della Sacra di San Michele.
Dopo il primo tratto di guida agevole, in autostrada prima e tangenziale dopo, la strada inizia a farsi tortuosa e piena di curve, affiancando e costeggiando un bellissimo lago, attraversando il paese di S. Ambrogio, fino ad arrampicarsi lungo il costone di una montagna.
Piccola sosta per le foto di rito, dove immersi tra la vegetazione rigogliosa di faggi, castagni e querce, lo spettacolo che ci si cela davanti è davvero mozzafiato: un’altura impervia, il Monte Pirchiriano, si erge prepotentemente tra le chiome degli alberi, svettando superba ed imperiosa… sulla sua sommità, si scorge la Sacra di San Michele, incastonata quasi magicamente e perfettamente ad incastro con la montagna stessa.
Sembra di trovarsi all’interno di una fiaba.
Ripartiti e dopo pochissimi km di curve, si giunge finalmente al parcheggio.
Lasciata la macchina e dopo una passeggiata in salita per una stradina tra la vegetazione, si arriva subito nel Sepolcro dei Monaci, ormai rudere.
La giornata è splendida ed il luogo, silenzioso e austero, infonde sin da subito di un’aurea di misticismo….lo spettacolo che si osserva a 360° è unico….
Sarà la vicinanza al cielo, la struttura imponente e slanciata, saranno i racconti e le leggende, sarò sicuramente suggestionata, ma questo posto trasmette tranquillità esigendo, con severità, un rispetto innaturale….e ho i brividi!!
Ma……… perché è così tanto famosa questa Abbazia?
Ora ve lo spiego io, che mi sono molto documentata…..
Tutto nasce da un’antichissima leggenda: “….Durante una lotta acerrima contro Satana, la spada di San Michele, dopo averlo abbattuto, lasciò nel terreno una fenditura invisibile, ma tutt’ora presente nelle viscere della terra.”.
Seguendo questa fenditura, anticamente i monaci di diversi ordini disegnarono una linea immaginaria che unisce, in un’unica traiettoria di circa 4.000 km, sette luoghi sacri, facenti parte del cosiddetto “Itinerario di Gerusalemme” dedicato al culto dell’Arcangelo Gabriele.
Questi 7 luoghi sacri sono, partendo da quello più a nord:
- Skelling Michael , Contea Kerry in Irlanda
- St. Michael Mount in Cornovaglia
- Mont Saint Michel in Normandia
- Sacra di San Michele in Piemonte
- Monte Sant’Angelo in Puglia
- Monastero di San Michele, Isola di Symi in Grecia
- Gerusalemme, Monte Carmelo in Alta Galilea
Tornando a noi, giunti all’ingresso, aspettiamo davanti la biglietteria il mio papà che prende i biglietti della visita precedentemente prenotata e organizzata per noi bambini…quale migliore occasione per vedere tanti bambini sulle tracce dell’Arcangelo!
Sulla sinistra della scala principale, svetta la statua dell’arcangelo Michele, ad ali spiegate e con la famosa spada in mano, quasi a voler difendere l’Abbazia!
Il punto di incontro con tutti i bimbi partecipanti inizia ad affollarsi e dopo circa una ventina di minuti di attesa, finalmente comincia il nostro tour: siamo una trentina di bimbi accompagnati da propri genitori e 3 bravissime guide.
Dopo averci allineato, seduti in un gradone all’interno di uno slargo ai piedi dell’ingresso principale, le guide ci hanno raccontato la storia dell’Abbazia, descrivendoci le varie fasi che hanno portato alla sua costruzione, con l’utilizzo di plastici.
Sono state bravissime perché, con un linguaggio semplice, ricco di metafore, e con toni molto scherzosi, ci hanno fatto capire tantissime cose e ci hanno incuriosito tantissimo.
Dopodichè, tutti in piedi ed inizia il percorso vero e proprio…..
Entrati attraverso la Porta di Ferro, percorriamo il ripido Scalone dei Morti, composto da 150 gradini e da cui si scorge parte del costone della montagna….che faticaaaaaaaa!!!
A metà scalone, le guide dopo averci fatto accomodare per terra, iniziano a darci qualche informazione…ed ecco, improvvisamente, la prima sorpresa: appaiono 2 signori, in abiti d’epoca, che ci raccontano come si viveva circa 1.000 anni fa all’interno della Sacra di San Michele.
Poi è la volta del nobile Ugo di Montboissier, ricco signore dell’Alvernia che, in cerca di redenzione da un discutibile passato, si reca a Roma per chiedere indulgenza al Papa. Questi, a titolo di penitenza, gli concede di scegliere fra un esilio di 7 anni e l’impresa di costruire un’abbazia, impresa che ovviamente accetta.
Che bello vedere come erano diversi i costumi delle persone e i loro stili di vita, così diversi dai nostri, ma diversi anche tra loro.
Ripreso il cammino, e salita la scalinata, la nuova tappa prevista dalle guide è davanti il Portale dello Zodiaco.
Molto particolare, il portale presenta raffinati lavori scultorei eseguiti in marmo dal celebre maestro Nicolao, che lavorò alla Sacra nel decennio 1120/1130.
Ed ecco, come per incanto, apparire niente meno che il maestro Nicolao, che in tenuta da lavoro e con attrezzi a seguito, ci ha spiegato come ha realizzato le sculture in marmo presenti sul Portale.
Davvero bellissimooooooooo!
Tesorucci, la seconda parte del mio viaggio ve la racconterò la prox volta.
Per ora, vi mando tanti bacini.
Ludo the Imp
Tips of the day
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14 risposte
È un articolo davvero speciale per me… siamo molto devoti a San Michele Arcangelo e nel giorno 29 settembre festeggiamo sia l’onomastico di mia figlia Michela che di mio papà Arcangelo
https://nettaredimiele.blogspot.com
Ciao 🙂 non sapevo che l’abbazia dedicata a San Michele avesse ispirato Umberto Eco nella stesura del suo romanzo. Visitare questi luoghi sicuramente sarà stato entusiasmante. Sono rimasta anche colpita dal misterioso “itinerario di Gerusalemme” dedicato all’Arcangelo Gabriele.
Maria Domenica
Un post speciale e si vede dal modo entusiasta attraverso il quale racconti questa avventura!
ma che bel post non conoscevo questa storia
Un post molto interessante e un’abbazzia che voglio presto visitare. Non sapevo che questa abbazia avesse ispirato Umberto Eco nella stesura del celebre “Il nome della Rosa”. Complimenti anche per le foto fantastiche . Un saluto, Daniela.
Ci sono stata una volta da piccola e tornerei volentieri!
XOXO
Cami
http://www.paillettesandchampagne.com
Non conoscevo questo posto, ma sembra davvero suggestivo e sicuramente da visitare!
Il giro organizzato apposta per i bimbi poi lo trovo una genialata, così imparano, si divertono e sicuramente si ricorderanno la giornata! 😀
Baci!
S
https://s-fashion-avenue.blogspot.com
Non conoscevo questo luogo, ma da come ne parli si capisce che atmosfera si possa respirare. Inoltre amo scoprire leggende nuove e quella della spada di San Michele e della fenditura su cui venne disegnata la linea mi affascina.
Adoro leggende come questa. Non conoscevo questa Abbazia, è in un posto stupendo, direi che è stata una bellissima gita. Lo segno come posto da vedere
Alessandra
che carina questa leggenda.. credo siano un pezzo importante della nostra eredità
Ludo io per la parte dei costumi d epoca sarei impazzita! è bello vederti così entusiasta!
Non sapevo che Umberto eco si fosse ispirato a questa abbazia per il suo capolavoro letterario…brava tu con questo articolo!
Ciao Ludo! Bellissima questa iniziativa io sono un appassionata di itinerari religiosi e non conoscevo questo luogo dedicato a San Michele!
Grazie per i consigli 🙂
Un posto bellissimo e pieno di suggestioni, è stato bello scoprirlo attraverso questo tuo racconto