La Carta dei diritti di internet, il codice di condotta del web del futuro

Finalmente arriva la Carta dei diritti di internet il cui elemento principale è l’accesso a Internet, considerato diritto fondamentale della persona e
condizione per il suo pieno sviluppo individuale e sociale.

Avete mai sentito parlare della carta dei diritti di
internet
?

E’ notizia di questi giorni che, dopo un anno di lavori, la
commissione di studio sui diritti e i doveri relativi ad Internet ha licenziato
il testo, composto da 14 articoli, che si propone come la sintesi più avanzata
di tutte le sensibilità emerse, nel corso di quanti ultimi anni, intorno al
tema delicatissimo di cioè che si può e non si può fare in rete.
Cosa dice la carta?
Proviamo a riassumerlo in tre punti.
La prima cosa che ci ricorda è che, anche in rete, vanno
salvaguardati i diritti fondamentali dell’uomo: dignità, libertà, uguaglianza e
rispetto delle diversità.
La seconda, è che Internet va usato consapevolmente,
conoscendone opportunità e rischi e che alle istituzioni pubblica spetta di
informare e di aiutare chi rischia di rimanere indietro per ragioni anagrafiche
e culturali.
La terza riguarda la privacy, argomento che soprattutto alle
nostre latitudini raccoglie attenzioni preoccupate e polemiche feroci.
La carta dei diritti, al riguardo, ci ricorda l’importanza
di concedere l’utilizzo dei propri dati sensibili attraverso un consenso
informato; che l’anonimato è certamente un diritto ma non può essere la scusa
per compiere azioni contrarie alla dignità e alla libertà altrui e che, prima
di ogni altra cosa, spetta alle piattaforme che utilizziamo navigando in rete
di essere il più possibile trasparenti, chiare e semplici nell’utilizzo perché
a questa trasparenza chiarezza e semplicità d’uso corrisponde la possibilità di
costruire l’Internet libera e ricca di contenuti che era stata immaginata al momento
della sua invenzione.

Voi cosa ne pensate?

Have you ever heard of the Bill of Rights of the internet?
It’s news of these days that, after a year of work, the study committee on the rights and duties relating to the Internet has issued the text, consisting of 14 items, which is proposed as the most advanced synthesis of all sensitivities emerged during last years, around the delicate issue of which it is that you can and can not do on the network.
What does the paper say?
Let’s sum it up in three points.
The first thing is that the network  must protect fundamental human rights: dignity, freedom, equality and respect for diversity.
The second, is that Internet should be used consciously, knowing opportunities and risks and that it is up to the institutions to inform the public and to help those who risk being left behind because of age and cultural biases.
The third concerns the privacy argument that especially in our latitudes collects worried and fierce controversies.
What do you think about it?

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Selvaggia Capizzi

fashion blogger di roma, influencer over 40 amo condividere la mia passione per la moda e soprattutto definirmi l'unica, vera, originale (s) fashion blogger

9 risposte

  1. Io dico che sul web non c'è e ci potrà essere "controllo" di nessun tipo. Le immagini e le parole diventano di chiunque ed è non ci sarà mai il modo di attuare controlli. Il web non è uno "spazio" dove si posso circoscrivere delle cose. E la privacy poi è morta, assieme alla carta stampata.

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