Soffro di alluce valgo, come la maggior parte della mia famiglia materna. Ho sempre avuto paura a operarmi ma ora ho scoperto la tecnica percutanea della clinica Dorsay che in soli 15 minuti rimuove la classica cipolla e raddrizza l’alluce. Con un post operatorio che nel 95% dei casi è senza dolore e richiede solo l’uso di scarpe speciali. Ora vi spiego tutto!
Nella mia famiglia l’alluce valgo è una costante. Anche io inizio a avere una leggera deviazione delle dita. Ma ho sempre avuto paura di fare l’operazione per timore della devastazione che ho visto dopo le operazioni subite da mia madre e mia zia. Per fortuna ho scoperto che la Dorsay cura l’alluce valgo in 15 minuti con una tecnica davvero innovativa e mini invasiva con un post operatorio nettamente semplificato, basta solo indossare uno speciale paio di sneakers che vi farò vedere fra poco!
Come curare l’alluce valgo in 15 minuti e in modo non invasivo
Cos’è l’alluce valgo? E’ una patologia del piede molto diffusa e si presenta come una deformità dell’alluce che , inclinandosi progressivamente e prepotentemente verso le altre
dita, determina, a catena, una deviazione assiale anche di queste, spingendole in fuori verso l’esterno. Si forma così una sporgenza ossea (più comunemente chiamata “cipolla”o “patata” ) sul lato dell’alluce, spesso dolorosa, per il conflitto con la calzatura ed esteticamente brutta da vedere. Può essere congenito o casuale ma per quanto mi riguarda è un “affare” di famiglia.
Prima di tutto lasciate che vi racconti l’esperienza della mia famiglia in modo che sia più chiaro perché fino a oggi mi sono categoricamente rifiutata di fare l’operazione.
A mia memoria tutto iniziò da mia zia, la più grave delle sorelle di mia madre.
Fu operata 20 anni fa da un chirurgo ortopedico specializzato in questo tipo di operazione con risultati da denuncia.
Mia zia ora ha le dita dei piedi talmente tanto storte da dover indossare scarpe di due numeri superiori alla sua normale misura.
Sono piedi letteralmente deformati! Ancora oggi mia zia fa fatica a camminare.
Anche mia madre si operò per lo stesso problema da un chirurgo diverso. Il risultato fu sicuramente migliore ma in ogni caso non si liberò definitivamente dell’alluce valgo. E i suoi piedi erano comunque deformati.
Tutto questo mi ha terrorizzata.
Io al momento ho solo una lieve deviazione verso l’esterno dell’alluce e delle altre dita del piede ma so perfettamente che qualora dovessi iniziare a avere difficoltà nel camminare o nell’indossare le scarpe, l’operazione diventerà obbligatoria. ma non voglio finire come mia madre e mia zia, per questo ho iniziato a documentarmi e ho scoperto che la Dorsay impiega la tecnica percutanea per la cura dell’alluce valgo.
E siccome voglio continuare a indossare i sandali senza vergognarmi, se il mio quadro clinico dovesse peggiorare mi presenterò alla clinica con armi e bagagli!
La chirurgia percutanea del piede alla clinica Dorsay
La tecnica percutanea nasce negli Stati Uniti intorno agli anni ’90. Il Dott. Giuseppe Lucattelli, Direttore Sanitario del team Dorsay, è stato uno dei primi a importarla in Italia, perfezionando un protocollo di chirurgia ideato per operare le principali patologie del piede, senza lasciare segni evidenti e minimizzando il dolore postoperatorio, la tecnica WOS.
Si differenzia dalle cosiddette tecniche tradizionali per una serie di vantaggi che mi hanno molto rincuorata,
Innanzitutto, è una tecnica che si effettua in Day Surgery: quindi solo qualche ora di ricovero. Richiede solo anestesia locale. Non si effettua nessun taglio ma solo minuscoli forellini attraverso i quali viene effettuato l’intervento e non si usano viti, placche, fili e altri mezzi di sintesi, ma al termine dell’operazione verrà effettuata una fasciatura contenitiva, che dovrà essere portata per 40 giorni, che mantiene l’alluce nella posizione corretta.. L’intervento dura in media 15 minuti e si cammina già due ore dopo l’intervento senza l’ausilio di stampelle, ma con apposite calzature tipo sneakers.
Il dolore post-operatorio nel 95% dei casi è pari a zero, tanto che non sono previsti analgesici.
Le stessa tecnica può essere applicata anche a altre patologie del piede come le dita a martello e la metatarsalgia.
La clinica Dorsay dà in dotazione anche le scarpe postoperatorie che possono essere utilizzate non solo nel periodo post-operatorio ma anche successivamente come normali calzature de tempo libero.
Insomma, vi dovessi dire, penso proprio che se la mia situazione si dovesse aggravare mi rivolgerò ai professionisti della clinica Dorsay.
Per fissare un appuntamento con i professionisti Dorsay, cliccate qui e accedete direttamente all’ agenda digitale. In alternativa, è possibile contattare il numero verde 800 200 868 e parlare direttamente con il lo staff della clinica.
9 risposte
Fortunatamente non ho questo problema, ma questa tecnica è davvero WOW!!!
Kisses, Paola.
Expressyourself
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Ho un problema serio e sicuramente mi dovrò operare, grazie per l’informazione perché sono molto spaventata! Provo a chiamare il numero verde
Non conosco bene questa patologia per fortuna non ne sono affetta
Molto utili i tuoi consigli
Anche mia mamma si è operata di alluce valgo ad entrambi i piedi diversi anni fa,però è andata da uno specialista a Nizza e, a quanto ricordi, non è che sia stata così devastante come operazione.
Insomma, chiaramente i primi tempi sono stati un pò duri perchè ha dovuto portare delle scarpe speciali e tutto, ma la cosa si è risolta abbastaza rapidamente e senza troppe noie.
Però il suo difetto non era genetico ma causato dalle scarpe troppo alte e troppo strette (lei praicamente portava solo tacchi dai 10cm in su, anche se da dopo l’operazione si è data una regolata).
Comunque questa tecnica sembra super efficiente e pratica, buono a sapersi!
Baci!
S
https://s-fashion-avenue.blogspot.com
non ho questa problematica, ma mi ha fatto piacere approfondire l’argomento, potrebbe tornare utile a qualche mia conoscenza
Buon weekend tesoro!
Kisses, Paola.
Expressyourself
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Ne soffre mia madre, devo assolutamente avvisarla! Grazie della dritta!
Per fortuna io al momento non ne soffro, ma mia mamma e mia nonna sì
Grazie per l’info!
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I need to read more about it because I have this problem with my left foot. In some time I will have to think about an intervention.