Sambonet: prende il via il progetto all’insegna della decontestualizzazione e della creatività. Noi ci siamo divertiti nel provarci e a realizzare una tavola creativa.

Nel lontano 1856 Giuseppe Sambonet, figlio di un nobiluomo di Vercelli, dopo aver ottenuto il diploma alle Belle Arti, ottiene il brevetto di Maestro Orefice e costituisce la ditta Giuseppe Sambonet, depositando presso la zecca di Torino il punzone con le iniziali “GS”. Agli inizi del Novecento la società da lui fondata è Fornitrice Ufficiale di molte famiglie nobili tra le quali la Duchessa di Genova ed il Conte di Torino.
Nel 1932 Sambonet, prima in Italia, realizza un impianto produttivo su scala industriale capace di affiancare ad una produzione di argenteria massiccia quella in argenteria galvanica. Gli anni passano e grazie alla tecnologia la produzione aumenta e migliora: da scala nazionale si passa alla conquista del mercato internazionale.
A partire dagli anni ‘60 grandi designer realizzano collezioni che affermano e diffondono l’orientamento dell’azienda al design. Roberto Sambonet, in particolare, crea collezioni di primaria importanza, come la “Pesciera”, “Center line” e i vassoi “Linea 50”, oggi in collezione al MoMA di New York. Anche Anna Castelli Ferrieri progetta per Sambonet una linea di posateria, la collezione Hannah, vincitrice del compasso d’Oro nel 1994. Nel 2004 l’architetto Rodolfo Dordoni crea la linea di pentolame S-Pot. Una menzione particolare merita infine la posata Giò Ponti, in produzione dal 1932.
Arrivando fino ai giorni nostri la sede ad Orfengo, tra Novara e Vercelli, il Gruppo Sambonet Paderno Industrie S.p.A è oggi leader nella produzione di articoli di design di alta qualità per la tavola e la cucina, destinati sia al settore home sia al canale Ho.Re.Ca.
Noi ci siamo divertiti a decontestualizzare le posate della linea Gio Ponti Sambonet. Il risultato direi che non è per niente male.

In 1856 Giuseppe Sambonet, the son of a nobleman from Vercelli, after obtaining the diploma of Fine Arts, obtained the patent Master Goldsmith and is the company Giuseppe Sambonet, depositing at the zecca of Torino the punch with the initials “GS”.
Sambonet in 1932 creates a productive industrial scale plant capable of supporting a production of massive silver in the galvanic silverware. The years pass and thanks to technology increases production and improves: from national-scale switching to conquer the international market.
Since the ’60s great designers realize collections that affirm and disseminate the company’s approach to design. Roberto Sambonet, in particular, created collections of primary importance, such as “Fish kettle”, “Center line” and the trays “Line 50”, now in the collection at the MoMA in New York. Even Anna Castelli Ferrieri designed a line of flatware for Sambonet, the Hannah collection, winner of the Golden Compass in 1994. In 2004 the architect Rodolfo Dordoni created the S-Pot cookware line. Finally a special mention deserves the laid Gio Ponti, in production since 1932.
We enjoyed a decontextualise cutlery of the Sambonet Gio Ponti line. I would say that the result is not bad.

Mattia Lo Re




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Alessia Lo Re

Fashion, fashion blogger, fashion events Pensare di descrivermi in un solo aggettivo mi risulta veramente difficile…dovrei usarne qualcuno di più…ma si partirebbe sempre dallo stesso punto: io sono un vulcano di energie!

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